Porterebbero vantaggi green
Ad analizzare la situazione è Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. Secondo il suo parere è necessario un intervento del governo, in maniera similare a quanto avvenne nel 1997. Gli incentivi dello Stato porterebbero dei chiari vantaggi sia per i cittadini che per lo Stato stesso, con un incremento del PIL che potrebbe raggiungere anche lo 0,5%. Si tratta di incentivi che, da parte dello Stato, non comporterebbero una spesa reale, in quanto il denaro verrebbe recuperato attraverso l’IVA.
Una mossa del genere avrebbe ripercussioni positive anche sul piano ambientale, permettendo un rinnovo del parco auto e una netta riduzione delle emissioni. Questo consentirebbe di ridurre l’inquinamento e agevolare gli spostamenti nelle zone a traffico limitato, dove i negozianti hanno accusato un crollo negli introiti proprio a causa del minor flusso di potenziali acquirenti.
A parte l’elemento ambientale c’è poi da considerare il fattore sicurezza. Nel 2018 si contavano in Italia 55,2 morti per milione di abitanti a causa di incidenti stradali, con un’età media delle auto di ben 11 anni e 6 mesi. Nel Regno Unito invece, dove l’età media delle auto era di 8 anni, il numero di morti per milione si fermava a 27,5.
Augurandoci che il governo possa prendere in considerazione l’opzione incentivi, per il momento possiamo comunque rivolgerci ai prestiti finalizzati, che si confermano una soluzione interessante grazie agli interessi estremamente ridotti. Se volete saperne di più potete richiedere gratuitamente un preventivo da questo link.