Dati incoraggianti
Il ricorso a prestiti attraverso banche e finanziarie ha invece uno scenario un po’ più complesso. In generale, il debito degli italiani verso gli istituti di credito è cresciuto del 3,5% (dato di settembre 2019, confrontato con il 2018), dunque c’è un maggior ricorso a questo genere di strumenti. La situazione ancora problematica del settore immobiliare ha però rallentato la crescita. Ad ogni modo, i tassi sui mutui hanno continuato la propria discesa. Le famiglie italiane preferiscono però evitare sorprese e imprevisti, preferendo affidarsi a tassi fissi. Consideriamo che, nel 2019, oltre il 60% dei mutui in Italia sono stati stipulati con interesse a tasso fisso.
Secondo le previsione della Banca d’Italia, alla fine del 2020 avremo assistito ad una ulteriore riduzione dei tassi di interesse. Questo porterà le famiglie italiane a una maggiore stabilità ed un incremento del reddito disponibile. Il numero di famiglie ritenute “vulnerabili” andrebbe dunque a ridursi ad un 1,8% del totale.
Attenzione però, perché considerata una situazione internazionale comunque negativa, il debito a rischio potrebbe salire fino all’11%. Ovviamente si tratta di previsioni, bisognerà vedere in che modo si evolverà la scena internazionale e quale impatto avrà sulla situazione interna al nostro Paese.